Tartufo uncinato

Tuber uncinatum Chatin

Scheda tecnica

Tuber uncinatum Chatin

Nome: da “uncinatum” (lat.), per le creste membranose delle spore che appaiono conformate ad uncino (Chatin, 1887).

Nomi volgari: tartufo uncinato, scorzone invernale, tartufo nero di Fragno.

Periodo di raccolta: generalmente dal 1 ottobre al 31 dicembre.

Le differenze principali di questa specie, rispetto al Tuber aestivum tipico possono essere così riassunte (Chevalier et al., 1978).

PERIDIO – verruche meno grosse e non striate trasversalmente (in realtà è questo un carattere molto variabile da individuo a individuo).

GLEBA – più scura, quasi color cioccolato a maturazione completa.

PROFUMO – più forte e gradevole.

SAPORE – più marcato.

SPORE – il reticolo che orna l’episporio è più sviluppato, in genere due volte maggiore che nel tipo aestivum; gli alveoli delle spore sembrano meglio chiusi e più regolari con dei bordi ricurvi ad uncino.

MATURAZIONE -il T. uncinatum matura in autunno, da ottobre a dicembre. HABITAT – il suo ambiente preferito è il bosco: più o meno rado, più o meno misto. Sfugge le zone troppo esposte ai raggi disseccanti del sole e si ritira nelle zone semiombreggiate o completamente all’ombra. Le tartufaie si trovano nei boschi misti di cerro, roverella e carpino nero che può considerarsi la pianta simbionte d’elezione. Non presenta dei contorni di “pianello” netti, anzi spesso esso è assente ed i tartufi per lo più si rinvengono sotto le foglie o fra i primi strati di lettiera decomposta. Benché i primi carpofori comincino  ad apparire sul finire dell’estate, la migliore produzione si ha da ottobre a dicembre.

VALORE – ha un suo mercato specifico in alcune zone italiane (soprattutto nella zona di Fragno, nel parmense), nelle altre zone viene considerato, dal punto di vista commerciale, alla stessa stregua dello scorzone estivo anche se il prezzo, dato il periodo di produzione, è sempre leggermente superiore.

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